RATING DI LEGALITA’

Il RATING DI LEGALITA’ è uno strumento innovativo sviluppato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato (AGCM) in accordo con i Ministeri degli Interni e della Giustizia, che riconosce premialità alle aziende
che operano secondo i principi della legalità, della trasparenza e della responsabilità sociale.

CRITERI DI ATTRIBUZIONE E LIVELLI DI RATING:
Il rating va un minimo di una stelletta ad un massimo di tre stellette, attribuito dall’Autorità sulla base delle
dichiarazioni rese dalle aziende con la domanda telematica, che verranno verificate tramite controlli
incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate.
Una stelletta (punteggio minimo): l’azienda dovrà dichiarare che l’imprenditore e gli altri soggetti rilevanti
(direttore tecnico, direttore generale, rappresentante legale, amministratori, soci) non sono destinatari di
misure di prevenzione e/o cautelari, sentenze/decreti penali di condanna, sentenze di patteggiamento per
reati tributari ex d.lgs. 74/2000 e per reati ex d.lgs. n. 231/2001. Per i reati di mafia, oltre a non avere subito
condanne, non deve essere stata iniziata azione penale ai sensi dell’art. 405 c.p.p.. L’impresa stessa non deve
essere destinataria di sentenze di condanna né di misure cautelari per gli illeciti amministrativi dipendenti
dai reati di cui al citato d.Lgs n.231/01. L’impresa non dovrà inoltre, nel biennio precedente la richiesta di
rating, essere stata condannata per illeciti antitrust gravi, per mancato rispetto delle norme a tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per violazioni degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e
fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori. Non dovrà inoltre avere subito accertamenti di un
maggior reddito imponibile rispetto a quello dichiarato, né avere ricevuto provvedimenti di revoca di
finanziamenti pubblici per i quali non abbia assolto gli obblighi di restituzione.Tutti i provvedimenti che
impediscono l’attribuzione di una ‘stelletta’ dovranno essere divenuti inoppugnabili o confermati con
sentenza passata in giudicato.

Da due a tre stellette: Il regolamento prevede 6 ulteriori requisiti che, se rispettati, garantiranno alle imprese
il punteggio massimo di 3 stellette. Se ne verranno rispettati 3 si otterranno due stellette. In particolare le
aziende dovranno rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da
Confindustria, e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa o un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/2001;
adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsability;
essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a
tentativi di infiltrazione mafiosa; avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle
associazioni di categoria. Sarà valorizzata anche la denuncia, all’autorità giudiziaria o alle forze di polizia, di
reati previsti dal Regolamento commessi a danno dell’imprenditore o dei propri familiari e
collaboratori,qualora alla denuncia sia seguito l’esercizio dell’azione penale.

I vantaggi dell’assegnazione di un rating di legalità:
1. amministrazioni pubbliche/finanza agevolata, che tengono conto delle imprese “stellate”
nell’emanazione di bandi o nella concessione di finanziamenti/contributi

2. istituti di credito tengono conto del rating:
La Banca d’Italia pubblica, ai sensi della Legge n.27 del 2012 e del successivo regolamento ministeriale, la
situazione aggiornata delle imprese dotate di “rating di legalità” che hanno chiesto un finanziamento al sistema
bancario; il rating è attribuito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) alle imprese che
ne fanno richiesta.
Nel 2016, le imprese con rating di legalità che hanno chiesto un finanziamento sono state 3.398 (nel 2015
erano state all’incirca la metà e pari a 1.451); solamente 133 non hanno ottenuto la concessione di
finanziamenti per diverse ragioni, tra cui l’insufficiente merito creditizio.
Per 1.119 imprese il rating di legalità ha prodotto benefici in termini di migliori condizioni economiche di
accesso al credito, inferiori tempi e costi di istruttoria.
La serietà dell’impresa così strutturata è una garanzia di affidabilità che le imprese stesse possono far valere
nell’ambito dei rapporti con il sistema assicurativo e bancario, sollecitando un adeguato ritorno in termini di
riduzione dei premi delle polizze assicurative necessarie per garantire le attività aziendali, nonché dei
tempi e dei costi per la concessione di finanziamenti bancari.

3. nuovo codice degli appalti, che inserisce il rating di legalità come criterio premiale nella valutazione
dell’offerta di gara.

4. La Grande impresa nello svolgimento di selezione di propri fornitori, sta richiedendo il rating di legalità.

Inoltre a seguito dell’intesa tra InfoCamere e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, le visure
estratte dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, contengono l’indicazione del Rating di Legalità
delle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa.

Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta.